Il primo libro di Elsa Morante, una raccolta di racconti edita nel 1941, si intitolava Il gioco segreto. Pubblicato quando l’autrice non aveva ancora trent’anni, esso ebbe un tiepido successo di stima e si meritò qualche benevola parola di incoraggiamento; ma, a eccezione di Savinio e di Giacomo Debenedetti, nessuno si accorse del talento, e del demonio, che covava in quelle stralunate pagine da principiante. La stessa Morante le dimenticò in gran parte e concorse a farle dimenticare, riferendole sempre alla propria preistoria. Quando nel 1963, al culmine della maturità e del successo, pubblicò Lo scialle andaluso, molti dei racconti del Gioco segreto furono esclusi dalla nuova raccolta e cestinati.
Il primo libro di Elsa Morante, una raccolta di racconti edita nel 1941, si intitolava Il gioco segreto. Pubblicato quando l’autrice non aveva ancora trent’anni, esso ebbe un tiepido successo di stima e si meritò qualche benevola parola di incoraggiamento; ma, a eccezione di Savinio e di Giacomo Debenedetti, nessuno si accorse del talento, e del demonio, che covava in quelle stralunate pagine da principiante. La stessa Morante le dimenticò in gran parte e concorse a farle dimenticare, riferendole sempre alla propria preistoria. Quando nel 1963, al culmine della maturità e del successo, pubblicò Lo scialle andaluso, molti dei racconti del Gioco segreto furono esclusi dalla nuova raccolta e cestinati.