Il volume riunisce tre raccolte poetiche: La nàiva e Furistír sono state pubblicate in questa stessa collana rispettivamente nel 1982 e nel 1988, Ciacri è inedita. Della prima raccolta, vincitrice nell'anno di pubblicazione del Premio Carducci e profondamente rivista dall'autore per questa edizione, Dante Isella ha scritto: "I versi in dialetto romagnolo di Baldini svolgono delle situazioni narrative. Non nel senso di una poesia che punti su fatti, o eventi esterni, di un angolo di provincia , ma in quanto essa ubbidisce alle tipiche modalità di ogni narrazione, alle esigenze di una concatenata successione di tempo". La stessa tensione narrativa si riscontra anche in Furistír, Premio Viareggio nel 1988, a sua volta riveduta da Baldini per questa nuova pubblicazione: una raccolta che sceglie i suoi personaggi tra le figure comuni, di cui il poeta identifica e riproduce la grammatica della nevrosi quotidiana. E le cose che accadono vengono raccontate nei ritmi e nelle cadenze del dialetto: qui sta la continuità tra le due prime opere e Ciacri, che prosegue nella poetica tipica di Baldini e ricorre al dialetto romagnolo per accogliere la confessione e lo sfogo dei suoi protagonisti, sempre "forestieri" di fronte a un mondo che resiste a ogni tentativo di addomesticamento.
Il volume riunisce tre raccolte poetiche: La nàiva e Furistír sono state pubblicate in questa stessa collana rispettivamente nel 1982 e nel 1988, Ciacri è inedita. Della prima raccolta, vincitrice nell'anno di pubblicazione del Premio Carducci e profondamente rivista dall'autore per questa edizione, Dante Isella ha scritto: "I versi in dialetto romagnolo di Baldini svolgono delle situazioni narrative. Non nel senso di una poesia che punti su fatti, o eventi esterni, di un angolo di provincia , ma in quanto essa ubbidisce alle tipiche modalità di ogni narrazione, alle esigenze di una concatenata successione di tempo". La stessa tensione narrativa si riscontra anche in Furistír, Premio Viareggio nel 1988, a sua volta riveduta da Baldini per questa nuova pubblicazione: una raccolta che sceglie i suoi personaggi tra le figure comuni, di cui il poeta identifica e riproduce la grammatica della nevrosi quotidiana. E le cose che accadono vengono raccontate nei ritmi e nelle cadenze del dialetto: qui sta la continuità tra le due prime opere e Ciacri, che prosegue nella poetica tipica di Baldini e ricorre al dialetto romagnolo per accogliere la confessione e lo sfogo dei suoi protagonisti, sempre "forestieri" di fronte a un mondo che resiste a ogni tentativo di addomesticamento.