Racconti, saggi, poesie, testi di canzoni ma anche semplici testimonianze sono i materiali che compongono questa antologia. All'indomani dell'11 settembre molti tra i piú autorevoli scrittori, musicisti e intellettuali americani, hanno sentito l'urgenza di raccontare in prima persona l'Orrore. Di schiudere scenari che le immagini spettacolari diffuse dai media avevano scelto di oscurare.
«L'amministrazione Bush aveva una certa nostalgia per la Guerra Fredda. Ma ormai è finita. Molte altre cose sono finite.
Quel racconto è finito in macerie e adesso sta a noi creare una contro-narrazione...
Gente che si butta dalle torri mano nella mano.
Questo fa parte della contro-narrazione, uniti mani e spirito, l'umana bellezza dentro il collidere delle reti d'acciaio».
Racconti, saggi, poesie, testi di canzoni ma anche semplici testimonianze sono i materiali che compongono questa antologia. All'indomani dell'11 settembre molti tra i piú autorevoli scrittori, musicisti e intellettuali americani, hanno sentito l'urgenza di raccontare in prima persona l'Orrore. Di schiudere scenari che le immagini spettacolari diffuse dai media avevano scelto di oscurare.
«L'amministrazione Bush aveva una certa nostalgia per la Guerra Fredda. Ma ormai è finita. Molte altre cose sono finite.
Quel racconto è finito in macerie e adesso sta a noi creare una contro-narrazione...
Gente che si butta dalle torri mano nella mano.
Questo fa parte della contro-narrazione, uniti mani e spirito, l'umana bellezza dentro il collidere delle reti d'acciaio».