Tu sei lei è una testimonianza di come, nonostante le lotte del passato che ne hanno formalmente legittimato i diritti, le donne in Italia siano ancora marginalizzate. Ma soprattutto la conferma di come, affrontando temi per niente concilianti - l'identità, il corpo, il parto, la morte - queste autrici siano le protagoniste di uno tsunami letterario che monta all'orizzonte delle nostre coste, e che lascerà il suo segno nel futuro più immediato. "In un periodo di emergenze individuali e collettive, sociali e psichiche, ambientali in un senso catastrofico - ciò che è politico si restringe alla risposta all'emergenza. Ecco perché questa antologia, che raccoglie testi di otto scrittrici italiane contemporanee, è automaticamente un libro politico. Lo è, anzitutto, perché è devastante ciò che siamo costretti a nominare, nel 2008, 'questione femminile': ancora una volta, dopo tutte le conquiste ottenute dai movimenti di emancipazione, da donne e uomini che ci hanno preceduto, e dopo l'esplosione di studi appositi caduti sotto l'etichetta sbagliata "genderismo", ancora una volta ci troviamo a fronteggiare una questione femminile". .
Tu sei lei è una testimonianza di come, nonostante le lotte del passato che ne hanno formalmente legittimato i diritti, le donne in Italia siano ancora marginalizzate. Ma soprattutto la conferma di come, affrontando temi per niente concilianti - l'identità, il corpo, il parto, la morte - queste autrici siano le protagoniste di uno tsunami letterario che monta all'orizzonte delle nostre coste, e che lascerà il suo segno nel futuro più immediato. "In un periodo di emergenze individuali e collettive, sociali e psichiche, ambientali in un senso catastrofico - ciò che è politico si restringe alla risposta all'emergenza. Ecco perché questa antologia, che raccoglie testi di otto scrittrici italiane contemporanee, è automaticamente un libro politico. Lo è, anzitutto, perché è devastante ciò che siamo costretti a nominare, nel 2008, 'questione femminile': ancora una volta, dopo tutte le conquiste ottenute dai movimenti di emancipazione, da donne e uomini che ci hanno preceduto, e dopo l'esplosione di studi appositi caduti sotto l'etichetta sbagliata "genderismo", ancora una volta ci troviamo a fronteggiare una questione femminile". .