IL CODICE DELLA CREAZIONE (Italian Edition)

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“È la differenza fondamentale tra bene e male, tra ordine e quando tutto funziona perfettamente nessuno se ne accorge. Ma basta una minima incrinatura nel meccanismo e gli effetti risultano evidenti. Il bene si vede poco, il male è eclatante.” Continuano le avventure di Romeo, qualche anno dopo Nemesi. Un misterioso ritrovamento archeologico , avvenuto in circostanze singolari, risveglia l’attenzione di un oscuro settore dell’esercito, costituito per evitare che scoperte simili mettano in dubbio teorie scientifiche universalmente accreditate e riconosciute.
Un vecchio archeologo e la sua assistente, aiutati da una donna che possiede senza saperlo la chiave per svelare quel mistero, si mettono alla ricerca della verità nascosta in quella strana sfera di metallo.
Un ragazzo ormai diventato uomo, Romeo, obbligato dal suo destino a svolgere un dovere sgradito e pericoloso, sarà il tramite necessario alla comprensione di quell’oggetto, così potente da richiamare forze primordiali che attendevano da millenni il suo risveglio.
Basata su vaste ricerche oltre i limiti della scienza classica, addentrate in territori definiti pseudoscienza dove le prove sono molte ma la volontà di credervi è nulla, questa storia porterà i protagonisti di fronte a una scoperta che minerà la visione dell’universo e la sua evoluzione. Una visione rifiutata fino a quando le prove saranno non solo evidenti, ma sotto gli occhi del mondo che non potrà più ignorarle.
Romeo verrà ancora guidato dai suoi Sogni e dal suo formidabile istinto risolutore, in un’improbabile alleanza con il nemico e ostacolato dagli amici, scoprendo finalmente da dove arriva il suo potere. Una risposta tanto semplice quanto sconcertante, che cambierà il suo modo di vivere e osservare il mondo, trascinando nella scoperta l’intero pianeta. Di nuovo il destino imporrà un prezzo per elargire i suoi doni, e neanche Romeo riuscirà a cambiarlo. Un prezzo che questa volta è troppo alto per tutti, non solo per lui.
Si apre una nuova era del genere umano, fatta di conoscenza senza limiti guadagnata con una distruzione senza precedenti.

“C’era qualcosa di profondamente sbagliato, lì in quel laboratorio. Aleggiava nell’aria, gli entrava nelle narici profumato d’erba, nelle orecchie come una musica che proveniva attraverso migliaia di chilometri di silenzio, negli occhi con l’immagine di quel troppo presente, troppo reale rispetto alla realtà tutt’intorno, con una fisicità terrificante. Le sensazioni fluivano attraverso le terminazioni nervose del capitano in un guazzabuglio di stimoli che si confondevano l’un l’altro, disegnando nel suo cervello un quadro astratto che si vedeva con le orecchie e si toccava con il stava vivendo attimi che non avevano alcun senso. Quel tizio aveva qualcosa di nascosto, che sembrava affiorare in superficie come un enorme pesce abissale, per poi scomparire prima di riuscire a vederlo per bene.”