Capitalismo molecolare vuol dire Nord Italia: 67,9 imprese per ogni 1000 abitanti, con una media di 4,9 addetti per impresa. Solo il 18,5% è costituito da imprese manifatturiere e, sul totale di queste, il 13,7% sono imprese di servizi alle imprese. Sfatando molti luoghi comuni l'indagine di Aldo Bonomi illustra, attraverso una documentazione statistica in gran parte inedita, come grande fabbrica e pubblica amministrazione occupino una parte ormai ridotta del "popolo dei produttori" del Nord. E quanto questo nuovo capitalismo abbia trasformato, in stretta connessione con le dinamiche della globalizzazione, la struttura sociale di intere aree del paese: fino a ridisegnare la fisionomia e le forme stesse del lavoro. Composto di situazioni difformi , il Nord è un'arcipelago di contraddizioni e conflitti fra territori e sistemi produttivi. Ci sono aree alpine e pedemomtane attivamente attraversate dalla globalizzazione mentre altre si caratterizzano come "zone tristi", escluse dalla modernizzazione. C'è il Nord padano, forte di risorse industriali e ambientali, e naturalmente l'area del sistema urbano-industriale , accomunata dal tentativo di ridefinirsi come 'company town' o metropoli del terziario. Un sistema, quello urbano-industriale, che si avvia a essere rappresentato, più che dai suoi occupati, dai suoi pensionati, prepensionati e cassintegrati.
Language
Italian
Pages
169
Format
Hardcover
Publisher
Einaudi
Release
May 10, 1997
ISBN
8806142801
ISBN 13
9788806142803
Il capitalismo molecolare. La società al lavoro nel Nord Italia
Capitalismo molecolare vuol dire Nord Italia: 67,9 imprese per ogni 1000 abitanti, con una media di 4,9 addetti per impresa. Solo il 18,5% è costituito da imprese manifatturiere e, sul totale di queste, il 13,7% sono imprese di servizi alle imprese. Sfatando molti luoghi comuni l'indagine di Aldo Bonomi illustra, attraverso una documentazione statistica in gran parte inedita, come grande fabbrica e pubblica amministrazione occupino una parte ormai ridotta del "popolo dei produttori" del Nord. E quanto questo nuovo capitalismo abbia trasformato, in stretta connessione con le dinamiche della globalizzazione, la struttura sociale di intere aree del paese: fino a ridisegnare la fisionomia e le forme stesse del lavoro. Composto di situazioni difformi , il Nord è un'arcipelago di contraddizioni e conflitti fra territori e sistemi produttivi. Ci sono aree alpine e pedemomtane attivamente attraversate dalla globalizzazione mentre altre si caratterizzano come "zone tristi", escluse dalla modernizzazione. C'è il Nord padano, forte di risorse industriali e ambientali, e naturalmente l'area del sistema urbano-industriale , accomunata dal tentativo di ridefinirsi come 'company town' o metropoli del terziario. Un sistema, quello urbano-industriale, che si avvia a essere rappresentato, più che dai suoi occupati, dai suoi pensionati, prepensionati e cassintegrati.