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Il distretto del piacere

Il distretto del piacere

Aldo Bonomi
3/5 ( ratings)
Pensiamo ai percorsi dei fine settimana che dilagano e si segmentano su una vasta rete di luoghi e nonluoghi: autostrade, parcheggi, parchi a tema, locali, discoteche...Una moltitudine percorre questo arcipelago alla ricerca dell'indimenticabile oggetto del divertimento, dell'evento unico, diventando atomi emozionali, mondi comunicativi, frammenti di vita. Come per la fabbrica fordista o per il capitalismo molecolare vi sono città e distretti produttivi dov'è stato possibile osservare le forme dei lavori e dei conflitti, così in quel territorio che va da Gardaland a Rimini e a Cattolica, includendo anche le città-regione di Bologna e Venezia, si dispiega la "fabbrica libertina" che può essere indagata e raccontata come il "distretto del piacere". Qui il corpo diviene moneta vivente nel circuito produttivo della "liberazione" fisica e sessuale: "fitness, body trance", massaggi, meditazione, rilassamento, danza. Qui mettono al lavoro la loro "nuda vita" le cubiste, i DJ, i PR, e i tanti nuovi "attivi senz'opera" nel ciclo del "tempo libero" fatto di parchi-gioco e villaggi-vacanze. Il distretto del piacere, oltre a essere un nonluogo delle emozioni, dello spettacolo e del turismo, è anche un iper-luogo della produzione dove sono al lavoro in forma precaria, saltuaria, stagionale 150 000 addetti: quanti ne aveva un tempo la Fiat nella virtuosa "company town" Torino. Al racconto della grande frabbrica e della società industriale, questo libro sostituisce quello ben più urgente e inedito in cui prosperano le filiere dell'impulso, dell'emozione e del desiderio.
Language
Italian
Pages
143
Format
Paperback
Publisher
Bollati Boringhieri
Release
May 10, 1999
ISBN
8833911896
ISBN 13
9788833911892

Il distretto del piacere

Aldo Bonomi
3/5 ( ratings)
Pensiamo ai percorsi dei fine settimana che dilagano e si segmentano su una vasta rete di luoghi e nonluoghi: autostrade, parcheggi, parchi a tema, locali, discoteche...Una moltitudine percorre questo arcipelago alla ricerca dell'indimenticabile oggetto del divertimento, dell'evento unico, diventando atomi emozionali, mondi comunicativi, frammenti di vita. Come per la fabbrica fordista o per il capitalismo molecolare vi sono città e distretti produttivi dov'è stato possibile osservare le forme dei lavori e dei conflitti, così in quel territorio che va da Gardaland a Rimini e a Cattolica, includendo anche le città-regione di Bologna e Venezia, si dispiega la "fabbrica libertina" che può essere indagata e raccontata come il "distretto del piacere". Qui il corpo diviene moneta vivente nel circuito produttivo della "liberazione" fisica e sessuale: "fitness, body trance", massaggi, meditazione, rilassamento, danza. Qui mettono al lavoro la loro "nuda vita" le cubiste, i DJ, i PR, e i tanti nuovi "attivi senz'opera" nel ciclo del "tempo libero" fatto di parchi-gioco e villaggi-vacanze. Il distretto del piacere, oltre a essere un nonluogo delle emozioni, dello spettacolo e del turismo, è anche un iper-luogo della produzione dove sono al lavoro in forma precaria, saltuaria, stagionale 150 000 addetti: quanti ne aveva un tempo la Fiat nella virtuosa "company town" Torino. Al racconto della grande frabbrica e della società industriale, questo libro sostituisce quello ben più urgente e inedito in cui prosperano le filiere dell'impulso, dell'emozione e del desiderio.
Language
Italian
Pages
143
Format
Paperback
Publisher
Bollati Boringhieri
Release
May 10, 1999
ISBN
8833911896
ISBN 13
9788833911892

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