Crisi, crisi, crisi. Nessuno conosce questa parola meglio di Kate, anni «trentanove e rotti», giornalista da poco senza lavoro, in procinto di essere sfrattata e come se non bastasse sommersa dalla marea di debiti della madre, consumata amante del gioco. E, in tutto questo, neanche uno straccio di uomo a condividere con lei, se non sogni e progetti, almeno le spese e le bollette. Unica consolazione: i romanzi dell’amata Jane Austen, che di cose sulla vita e sull’amore, ne aveva capite parecchie. Per esempio, che uno stipendio alto è la migliore ricetta per la felicità. è proprio la vecchia Jane a offrire alla squattrinata Kate una soluzione: quella di proporre al suo giornale un ultimo pezzo su come sposare un milionario seguendo, in prima persona, i consigli della saggia scrittrice… Così, per Kate, inizia la caccia. Prima regola: per trovare un uomo ricco, frequentare ambienti da ricchi. Seconda regola: per frequentare ambienti da ricchi, anziché Kate, meglio chiamarsi Lady Kate. E così, scambiata per un’aristocratica, sballottata dai campi di polo di Palm Beach alle piste da sci di St. Moritz, invitata nei castelli della campagna inglese, Kate proverà a mettere insieme le ragioni del cuore con quelle del portafoglio. E proprio quando, tra mille imprevisti e altrettanti sotterfugi, sembra aver finalmente incontrato l’uomo che fa per lei – un posato gentleman dalle nobilissimi coordinate bancarie – qualcuno le rompe le uova nel paniere: uno spiantato di nome Griffith Saunderson, dallo sguardo impertinente e dall’incredibile capacità di farsi trovare sempre tra i piedi…
Amore, denaro e molti equivoci nella commedia romantica più divertente – e istruttiva – dell’anno: per tutte quelle convinte che se i soldi non possono comprare la felicità… l’amore sì.
Crisi, crisi, crisi. Nessuno conosce questa parola meglio di Kate, anni «trentanove e rotti», giornalista da poco senza lavoro, in procinto di essere sfrattata e come se non bastasse sommersa dalla marea di debiti della madre, consumata amante del gioco. E, in tutto questo, neanche uno straccio di uomo a condividere con lei, se non sogni e progetti, almeno le spese e le bollette. Unica consolazione: i romanzi dell’amata Jane Austen, che di cose sulla vita e sull’amore, ne aveva capite parecchie. Per esempio, che uno stipendio alto è la migliore ricetta per la felicità. è proprio la vecchia Jane a offrire alla squattrinata Kate una soluzione: quella di proporre al suo giornale un ultimo pezzo su come sposare un milionario seguendo, in prima persona, i consigli della saggia scrittrice… Così, per Kate, inizia la caccia. Prima regola: per trovare un uomo ricco, frequentare ambienti da ricchi. Seconda regola: per frequentare ambienti da ricchi, anziché Kate, meglio chiamarsi Lady Kate. E così, scambiata per un’aristocratica, sballottata dai campi di polo di Palm Beach alle piste da sci di St. Moritz, invitata nei castelli della campagna inglese, Kate proverà a mettere insieme le ragioni del cuore con quelle del portafoglio. E proprio quando, tra mille imprevisti e altrettanti sotterfugi, sembra aver finalmente incontrato l’uomo che fa per lei – un posato gentleman dalle nobilissimi coordinate bancarie – qualcuno le rompe le uova nel paniere: uno spiantato di nome Griffith Saunderson, dallo sguardo impertinente e dall’incredibile capacità di farsi trovare sempre tra i piedi…
Amore, denaro e molti equivoci nella commedia romantica più divertente – e istruttiva – dell’anno: per tutte quelle convinte che se i soldi non possono comprare la felicità… l’amore sì.