Tra la Corsica e la Sardegna, tra la Toscana e la Costa Azzurra, si stende un mare di vetro, e di avventure. Una di queste ce la racconta ora Alessandro Angeli, e ci porta – attraverso carceri e pinete, traversate, traghetti, taverne e case di studentesse – sulle tracce del suo eroe. Tiu, eroe perduto e perdente, nato per l’anonimato e poi membro dell’Anonima, ribelle per indole e per sorte. Scappa Tiu, fugge da quello che non può lasciare, dal marchio che gli è stato impresso alla nascita, nel tentativo impossibile di strapparsi il destino dal volto.
Gli eroi di Alessandro Angeli non sono cozones che “disperdono le energie e diventano violenti per noia”, sono violenti come noi tutti, e la violenza la praticano come tutti noi quando stiamo male: sono i figli dei pastori, dei contadini, che nascono con un destino impresso “sui volti, nelle pieghe delle mani”, e con la determinazione di rivoltarglisi contro.
Tra la Corsica e la Sardegna, tra la Toscana e la Costa Azzurra, si stende un mare di vetro, e di avventure. Una di queste ce la racconta ora Alessandro Angeli, e ci porta – attraverso carceri e pinete, traversate, traghetti, taverne e case di studentesse – sulle tracce del suo eroe. Tiu, eroe perduto e perdente, nato per l’anonimato e poi membro dell’Anonima, ribelle per indole e per sorte. Scappa Tiu, fugge da quello che non può lasciare, dal marchio che gli è stato impresso alla nascita, nel tentativo impossibile di strapparsi il destino dal volto.
Gli eroi di Alessandro Angeli non sono cozones che “disperdono le energie e diventano violenti per noia”, sono violenti come noi tutti, e la violenza la praticano come tutti noi quando stiamo male: sono i figli dei pastori, dei contadini, che nascono con un destino impresso “sui volti, nelle pieghe delle mani”, e con la determinazione di rivoltarglisi contro.