Il fenomeno della cosiddetta «letteratura pulp», cioè di una nuova scrittura e nuovi autori che prediligono tematiche e stili di narrazione vicini a quelli di molto cinema contemporaneo, è rivelatore di profonde trasformazioni nel ruolo della letteratura e nelle attese dei suoi lettori. E dunque al di là delle definizioni e delle etichette e perfino al di là del valore strettamente letterario di questi testi, c'è la possibilità di cogliere un mutamento in corso che è legato a radicali innovazioni tecnologiche e a nuove tensioni culturali, e che investe i modelli di percezione, di fruizione e di ricezione dei testi. Soprattutto nelle fasce più giovani di lettori, essi appaiono contraddistinti da due elementi, la velocità e l'orizzontalità, che sembrano mettere in crisi la funzione tradizionale della letteratura. Diversamente dalle euforie di chi vede in questo orizzonte la terra promessa di una nuova creatività e dai catastrofismi di chi attribuisce alla letteratura ormai solo lo spazio nobile ma residuo di una pratica postuma, questo breve libro propone una possibilità diversa: che la letteratura mantenga la sua centralità culturale non rinunciando a nessuna delle sue potenzialità. E dunque reagisca alle trasformazioni tecniche e culturali che già altre volte ne hanno messo in discussione il ruolo, dimostrandosi capace non solo di riproporre l'altezza e la specificità del proprio inconfondibile linguaggio ma anche di interloquire coi propri tempi, con le tensioni e le generazioni nuove che ha di fronte.
Language
Italian
Pages
95
Format
Paperback
Release
January 01, 1997
ISBN 13
9788879893084
Pulp. La letteratura nell'era della simultaneità
Il fenomeno della cosiddetta «letteratura pulp», cioè di una nuova scrittura e nuovi autori che prediligono tematiche e stili di narrazione vicini a quelli di molto cinema contemporaneo, è rivelatore di profonde trasformazioni nel ruolo della letteratura e nelle attese dei suoi lettori. E dunque al di là delle definizioni e delle etichette e perfino al di là del valore strettamente letterario di questi testi, c'è la possibilità di cogliere un mutamento in corso che è legato a radicali innovazioni tecnologiche e a nuove tensioni culturali, e che investe i modelli di percezione, di fruizione e di ricezione dei testi. Soprattutto nelle fasce più giovani di lettori, essi appaiono contraddistinti da due elementi, la velocità e l'orizzontalità, che sembrano mettere in crisi la funzione tradizionale della letteratura. Diversamente dalle euforie di chi vede in questo orizzonte la terra promessa di una nuova creatività e dai catastrofismi di chi attribuisce alla letteratura ormai solo lo spazio nobile ma residuo di una pratica postuma, questo breve libro propone una possibilità diversa: che la letteratura mantenga la sua centralità culturale non rinunciando a nessuna delle sue potenzialità. E dunque reagisca alle trasformazioni tecniche e culturali che già altre volte ne hanno messo in discussione il ruolo, dimostrandosi capace non solo di riproporre l'altezza e la specificità del proprio inconfondibile linguaggio ma anche di interloquire coi propri tempi, con le tensioni e le generazioni nuove che ha di fronte.