«Per fare un miracolo basta crederci» è l'epigrafe he apre Il tesoro del Bigatto.
Il miracolo cristiano sostituisce il sortilegio pagano e l'abbandono alla fantasia è anche un atto di fede. Siamo in Emilia nell'anno 1077. Matilde di Canossa ospita papa Gregorio VII e attende l'arrivo di Enrico IV. Chiede a Sant'Anselmo, eremita della Pietra di Bismantova, di mettersi in viaggio con un'ambasceria per il Patriarca di Aquileia. Il Diavolo, in dispetto al Papa, cerca di impedire che Sant'Anselmo porti a termine la sua missione. Il romanzo racconta quindi un viaggio propiziatorio in una Padania medievale innevata, paese di animali misteriosi e di uomini awenturosi, scenario di prodigi, di magia e d'amore.
«Per fare un miracolo basta crederci» è l'epigrafe he apre Il tesoro del Bigatto.
Il miracolo cristiano sostituisce il sortilegio pagano e l'abbandono alla fantasia è anche un atto di fede. Siamo in Emilia nell'anno 1077. Matilde di Canossa ospita papa Gregorio VII e attende l'arrivo di Enrico IV. Chiede a Sant'Anselmo, eremita della Pietra di Bismantova, di mettersi in viaggio con un'ambasceria per il Patriarca di Aquileia. Il Diavolo, in dispetto al Papa, cerca di impedire che Sant'Anselmo porti a termine la sua missione. Il romanzo racconta quindi un viaggio propiziatorio in una Padania medievale innevata, paese di animali misteriosi e di uomini awenturosi, scenario di prodigi, di magia e d'amore.