Vivono in due con Gina la Bastarda, l'Angelo Peloso, cagnetta «psicotica» capace di ogni eccesso e di ogni paura, e due uccellini malconci di razza esotica, Totò e Peppina. Un giorno, lui scopre che la creatura dipinta in un angolo di una grotta da un sapiens sapiens di trentamila anni fa è proprio Gina. E che il mondo tende a dividersi in creature come Gina, che si sentono addosso ogni colpa, e sciamani arroganti, padroni del mondo, che tutti riveriscono. Davvero non c'è un altro modo? Cominciano a discutere di una zoppicante poesia di d'Annunzio sui suoi cani, e intorno a loro, insensibilmente, in un sapiente e spesso comico alternarsi di situazioni, comincia a prendere forma un intero mondo.
Esilarante romanzo-conversazione, meditazione dolce e feroce sulla presenza della poesia nella nostra vita, I cani del nulla è però anche un'«operetta morale» imprevedibile e piena di grazia, che fonda una possibile forza etica sulla considerazione della propria debolezza, inermità, marginalità. E un racconto giallo indiziario sul sesso come epifania e rivelazione dell'essere.
Vivono in due con Gina la Bastarda, l'Angelo Peloso, cagnetta «psicotica» capace di ogni eccesso e di ogni paura, e due uccellini malconci di razza esotica, Totò e Peppina. Un giorno, lui scopre che la creatura dipinta in un angolo di una grotta da un sapiens sapiens di trentamila anni fa è proprio Gina. E che il mondo tende a dividersi in creature come Gina, che si sentono addosso ogni colpa, e sciamani arroganti, padroni del mondo, che tutti riveriscono. Davvero non c'è un altro modo? Cominciano a discutere di una zoppicante poesia di d'Annunzio sui suoi cani, e intorno a loro, insensibilmente, in un sapiente e spesso comico alternarsi di situazioni, comincia a prendere forma un intero mondo.
Esilarante romanzo-conversazione, meditazione dolce e feroce sulla presenza della poesia nella nostra vita, I cani del nulla è però anche un'«operetta morale» imprevedibile e piena di grazia, che fonda una possibile forza etica sulla considerazione della propria debolezza, inermità, marginalità. E un racconto giallo indiziario sul sesso come epifania e rivelazione dell'essere.