Quindici scrittori del dopo-Unità e le loro esistenze tormentate; la loro poesia, un lirismo ora superromantico ora liricamente innovatore. La Scapigliatura, riletta nei versi e nelle prose poetiche, si rivaluta come complessa e anticipatrice protoavanguardia il cui orizzonte, a partire dai più frequenti Emilio Praga, Igino Ugo Tarchetti e Arrigo Boito, si estende e si dirama in più direzioni: verso il simbolismo, con Giovanni Camerana; verso il futurismo, con Gian Pietro Lucini; verso una moderna idea del narrare, con Carlo Dossi. Un panorama in cui trovano posto e richiedono attenzione altri nomi meno famosi, da Gualdo a Ghislanzoni, da Pinchetti a Fontana. Un libro che, riproposto quasi trentacinque anni dopo la prima edizione del 1965, ha contribuito a far conoscere e amare uno dei più importanti movimenti letterari della seconda metà dell'Ottocento.
Quindici scrittori del dopo-Unità e le loro esistenze tormentate; la loro poesia, un lirismo ora superromantico ora liricamente innovatore. La Scapigliatura, riletta nei versi e nelle prose poetiche, si rivaluta come complessa e anticipatrice protoavanguardia il cui orizzonte, a partire dai più frequenti Emilio Praga, Igino Ugo Tarchetti e Arrigo Boito, si estende e si dirama in più direzioni: verso il simbolismo, con Giovanni Camerana; verso il futurismo, con Gian Pietro Lucini; verso una moderna idea del narrare, con Carlo Dossi. Un panorama in cui trovano posto e richiedono attenzione altri nomi meno famosi, da Gualdo a Ghislanzoni, da Pinchetti a Fontana. Un libro che, riproposto quasi trentacinque anni dopo la prima edizione del 1965, ha contribuito a far conoscere e amare uno dei più importanti movimenti letterari della seconda metà dell'Ottocento.