Raccontare storie di montagna significa disporre la vita su un piano inclinato: più dura la salita, più veloce il respiro, più rovinose le cadute. La montagna è un teatro estremo dell'esistenza, dunque luogo letterario ideale, attraversato sempre dagli scrittori più grandi. La lotta fra un uomo e un angelo, in Un colpo d'ala di Nabokov. La leggenda di Prometeo secondo Kafka. Un amore che finisce, o si riaccende, sullo sfondo del Monte Fuji. E poi sinuosi corpi femminili sulle piste da sci; i ghiacci artici e la scoperta della libertà; le storie di neve, guerra e giovinezza raccontate da Primo Levi e da Rigoni Stern.
Dall'ascesa al Monte Ventoso di Petrarca alla scalata di una montagna di vetro nel centro di New York, ventitré racconti sulla solitudine, la sfida, il confronto con l'assoluto. Senza dimenticare la scoperta e la gioia di quando salendo «si crea il mondo».
Raccontare storie di montagna significa disporre la vita su un piano inclinato: più dura la salita, più veloce il respiro, più rovinose le cadute. La montagna è un teatro estremo dell'esistenza, dunque luogo letterario ideale, attraversato sempre dagli scrittori più grandi. La lotta fra un uomo e un angelo, in Un colpo d'ala di Nabokov. La leggenda di Prometeo secondo Kafka. Un amore che finisce, o si riaccende, sullo sfondo del Monte Fuji. E poi sinuosi corpi femminili sulle piste da sci; i ghiacci artici e la scoperta della libertà; le storie di neve, guerra e giovinezza raccontate da Primo Levi e da Rigoni Stern.
Dall'ascesa al Monte Ventoso di Petrarca alla scalata di una montagna di vetro nel centro di New York, ventitré racconti sulla solitudine, la sfida, il confronto con l'assoluto. Senza dimenticare la scoperta e la gioia di quando salendo «si crea il mondo».