Nella vita di Doris Lessing i gatti hanno sempre avuto un ruolo molto importante e un posto speciale. Ha sempre convissuto con loro, ha imparato presto a conoscerli. Il primo gatto risale ai tempi della Persia, quando aveva tre anni. Poi li ha avuti in Africa, dove ne era letteralmente circondata: i selvatici, che andavano tenuti lontani da quelli di casa, e i domestici, che a loro volta subivano il richiamo della natura. Da allora una lunga confidenza ha unito la scrittrice ai felini, in un rapportarsi sempre intenso, felice in certi casi, drammatico in altri. A Londra ha ospitato animali più cittadini, ormai adeguatisi alla vita umana e abituati a relazionarsi con i padroni. E qui i sentimenti si fanno ancora più profondi, e complessi. Di molti dei gatti conosciuti Lessing descrive carattere, temperamento, gusti, le diverse psicologie; narra storie ora buffe, ora commoventi, ora tragiche su di loro; e, con la medesima lucidità con cui ha analizzato se stessa e la società umana nei suoi libri, osserva il mondo felino, le qualità che lo fanno insieme simile e dissimile al nostro. In un libro che svela l’autentico, complicato, particolare, in fin dei conti impenetrabile per noi, linguaggio dei gatti.
Nella vita di Doris Lessing i gatti hanno sempre avuto un ruolo molto importante e un posto speciale. Ha sempre convissuto con loro, ha imparato presto a conoscerli. Il primo gatto risale ai tempi della Persia, quando aveva tre anni. Poi li ha avuti in Africa, dove ne era letteralmente circondata: i selvatici, che andavano tenuti lontani da quelli di casa, e i domestici, che a loro volta subivano il richiamo della natura. Da allora una lunga confidenza ha unito la scrittrice ai felini, in un rapportarsi sempre intenso, felice in certi casi, drammatico in altri. A Londra ha ospitato animali più cittadini, ormai adeguatisi alla vita umana e abituati a relazionarsi con i padroni. E qui i sentimenti si fanno ancora più profondi, e complessi. Di molti dei gatti conosciuti Lessing descrive carattere, temperamento, gusti, le diverse psicologie; narra storie ora buffe, ora commoventi, ora tragiche su di loro; e, con la medesima lucidità con cui ha analizzato se stessa e la società umana nei suoi libri, osserva il mondo felino, le qualità che lo fanno insieme simile e dissimile al nostro. In un libro che svela l’autentico, complicato, particolare, in fin dei conti impenetrabile per noi, linguaggio dei gatti.