I cinesi chiamano il loro paese "Chung Kuo": cioè, alla lettera, "il paese di centro", il nocciolo antico della civiltà del mondo. Questo libro, "costruito" alla moviola, ospita la sceneggiatura del lungometraggio girato da Antonioni per la RAI-TV, e vuol documentare l'incontro di un grande regista con la realtà quotidiana di un mondo tanto profondamente "diverso".
In che modo un intellettuale europeo può "vedere" la Cina? Antonioni ha puntato il suo obiettivo soprattutto sugli uomini, sui loro sguardi, sul modo di parlare e di vestirsi, di lavorare, di camminare, di nutrirsi. Scrive il regista, commentando questa sua esperienza, che lo ha visto tornare dietro la macchina da presa per la prima volta dopo Zabriskie Point: "Questi sono i cinesi che io ho potuto riprendere in poche settimane di lavoro, in un viaggio che mi ha dato emozioni indimenticabili. Volete seguirmi in questo viaggio che mi ha arricchito e che potrebbe arricchire anche voi?"
I cinesi chiamano il loro paese "Chung Kuo": cioè, alla lettera, "il paese di centro", il nocciolo antico della civiltà del mondo. Questo libro, "costruito" alla moviola, ospita la sceneggiatura del lungometraggio girato da Antonioni per la RAI-TV, e vuol documentare l'incontro di un grande regista con la realtà quotidiana di un mondo tanto profondamente "diverso".
In che modo un intellettuale europeo può "vedere" la Cina? Antonioni ha puntato il suo obiettivo soprattutto sugli uomini, sui loro sguardi, sul modo di parlare e di vestirsi, di lavorare, di camminare, di nutrirsi. Scrive il regista, commentando questa sua esperienza, che lo ha visto tornare dietro la macchina da presa per la prima volta dopo Zabriskie Point: "Questi sono i cinesi che io ho potuto riprendere in poche settimane di lavoro, in un viaggio che mi ha dato emozioni indimenticabili. Volete seguirmi in questo viaggio che mi ha arricchito e che potrebbe arricchire anche voi?"