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La luce e il lutto

La luce e il lutto

Gesualdo Bufalino
0/5 ( ratings)
Ho scritto molto sulla Sicilia, negli ultimi anni. Più dell'antica che dell'odierna, più dell'amabile che dell'amara. Non perché non vedessi o non patissi l'intreccio di frode e violenza che sempre più pare presiedere al nostro destino, ma per un sentimento d'incompetenza e d'inanità dal quale, se una regola m'era possibile trarre, era di non promuovermi giudice o pedagogo, chirurgo o clinico della mia gente ma di sommessamente capirla. M'è venuto detto una volta d'avere imparato a non rubare ascoltando Mozart. Non suggerisco ora quartetti e sonate contro i mali dell'isola. Però resto convinto che, a guarire l'analfabetismo morale da cui siamo afflitti, possano un poco servire, sebbene fatti d'aria, anche le nostalgie, le favole e i sogni. Operi dunque ciascuno come meglio riesce: chi da coscienza critica e avvocato di tutti; chi da testimonio privato e tragediatore di sé. Così io per primo, in questo libro, che pur insegue, attraverso lievi e gravi occasioni di costume, viaggio e memoria, un'idea di Sicilia iperbolica, doppiamente gonfia di vita e di morte, ancora una volta ho più proposto emozioni che non esposto ragioni. Lusingandomi che quelle sappiano non meno di queste spiegarci agli altri e, prima che agli altri, a noi stessi. Gesualdo Bufalino
Language
Italian
Pages
180
Format
Paperback
Release
January 01, 1988
ISBN 13
9788838913204

La luce e il lutto

Gesualdo Bufalino
0/5 ( ratings)
Ho scritto molto sulla Sicilia, negli ultimi anni. Più dell'antica che dell'odierna, più dell'amabile che dell'amara. Non perché non vedessi o non patissi l'intreccio di frode e violenza che sempre più pare presiedere al nostro destino, ma per un sentimento d'incompetenza e d'inanità dal quale, se una regola m'era possibile trarre, era di non promuovermi giudice o pedagogo, chirurgo o clinico della mia gente ma di sommessamente capirla. M'è venuto detto una volta d'avere imparato a non rubare ascoltando Mozart. Non suggerisco ora quartetti e sonate contro i mali dell'isola. Però resto convinto che, a guarire l'analfabetismo morale da cui siamo afflitti, possano un poco servire, sebbene fatti d'aria, anche le nostalgie, le favole e i sogni. Operi dunque ciascuno come meglio riesce: chi da coscienza critica e avvocato di tutti; chi da testimonio privato e tragediatore di sé. Così io per primo, in questo libro, che pur insegue, attraverso lievi e gravi occasioni di costume, viaggio e memoria, un'idea di Sicilia iperbolica, doppiamente gonfia di vita e di morte, ancora una volta ho più proposto emozioni che non esposto ragioni. Lusingandomi che quelle sappiano non meno di queste spiegarci agli altri e, prima che agli altri, a noi stessi. Gesualdo Bufalino
Language
Italian
Pages
180
Format
Paperback
Release
January 01, 1988
ISBN 13
9788838913204

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