Il testo che qui si presenta per la prima volta in traduzione italiana costituisce l'ampia base originaria di una comunicazione tenuta dall'Autore alla Società psicoanalitica viennese nel novembre 1932. Il saggio ha il valore di una vasta, puntigliosa ricognizione storica, estetica e psicologica che abbraccia tutto l'arco della straordinaria produzione di Messerschmidt, mettendone in luce il rapporto da un lato con la storia della fisiognomica e dell'arte, dall'altro con la problematica creativa e biografica dell'artista.
L'indagine propriamente psicoanalitica, pur già presente qui in tutta la sua novità interpretativa, rimane ancora in parte sullo sfondo, ovvero, non è portata alle sue estreme conseguenze. Eppure, proprio dalla lettura di questo testo emerge tutta l'irruenza con cui il paradigma psicoanalitico, in quegli anni decisivi, si impone allo storico dell'arte che, con un'originalità e un'intelligenza destinate ancor oggi a stupire, intende sprofondarsi nell'immaginario della follia, anzi nelle sue "smorfie".
Questo studio magistrale presenta per la prima volta al lettore italiano il panorama iconografico completo e commentato di tutti i "busti fisiognomici" di Messerschmidt, scultore tedesco fra i più grandi, vissuto nel XVIII secolo, la cui inquietante malattia ha finito per attribuire alla sua arte una modernità tanto drammaticamente quanto enigmaticamente affascinante.
Language
Italian
Pages
111
Format
Paperback
Publisher
Il poligrafo
Release
May 10, 1993
ISBN
8871150228
ISBN 13
8871150228
La smorfia della follia: i busti fisiognomici di Franz Xaver Messerschmidt
Il testo che qui si presenta per la prima volta in traduzione italiana costituisce l'ampia base originaria di una comunicazione tenuta dall'Autore alla Società psicoanalitica viennese nel novembre 1932. Il saggio ha il valore di una vasta, puntigliosa ricognizione storica, estetica e psicologica che abbraccia tutto l'arco della straordinaria produzione di Messerschmidt, mettendone in luce il rapporto da un lato con la storia della fisiognomica e dell'arte, dall'altro con la problematica creativa e biografica dell'artista.
L'indagine propriamente psicoanalitica, pur già presente qui in tutta la sua novità interpretativa, rimane ancora in parte sullo sfondo, ovvero, non è portata alle sue estreme conseguenze. Eppure, proprio dalla lettura di questo testo emerge tutta l'irruenza con cui il paradigma psicoanalitico, in quegli anni decisivi, si impone allo storico dell'arte che, con un'originalità e un'intelligenza destinate ancor oggi a stupire, intende sprofondarsi nell'immaginario della follia, anzi nelle sue "smorfie".
Questo studio magistrale presenta per la prima volta al lettore italiano il panorama iconografico completo e commentato di tutti i "busti fisiognomici" di Messerschmidt, scultore tedesco fra i più grandi, vissuto nel XVIII secolo, la cui inquietante malattia ha finito per attribuire alla sua arte una modernità tanto drammaticamente quanto enigmaticamente affascinante.