Questa edizione presenta nella nuova traduzione di Antonio De Sortis, condotta sull’edizione critica pubblicata ad Amsterdam, entrambi i testi: quello privato e quello destinato al mondo .
L’introduzione di Alberto Cavaglion, studioso di letteratura della Shoah e della Resistenza, colloca la scrittura di Anne Frank nel quadro dei testi scritti “sull’orlo dell’abisso”, e tra quelli di testimonianza dell’Olocausto, come Primo Levi ed Elie Wiesel.
In appendice un saggio di Philippe Lejeune, studioso francese di autobiografie, commenta le due redazioni indagando il processo di riscrittura del proprio diario avviato da Anne Frank e quello realizzato da suo padre, Otto Frank .
Mentre il saggio di Cynthia Ozick, oltre a riconoscere in Anne il talento di una vera scrittrice in erba, discute, anche con punte polemiche, l’uso strumentale che della sua figura, della sua opera e del suo “messaggio” è stato fatto soprattutto negli Stati Uniti.
Questa edizione presenta nella nuova traduzione di Antonio De Sortis, condotta sull’edizione critica pubblicata ad Amsterdam, entrambi i testi: quello privato e quello destinato al mondo .
L’introduzione di Alberto Cavaglion, studioso di letteratura della Shoah e della Resistenza, colloca la scrittura di Anne Frank nel quadro dei testi scritti “sull’orlo dell’abisso”, e tra quelli di testimonianza dell’Olocausto, come Primo Levi ed Elie Wiesel.
In appendice un saggio di Philippe Lejeune, studioso francese di autobiografie, commenta le due redazioni indagando il processo di riscrittura del proprio diario avviato da Anne Frank e quello realizzato da suo padre, Otto Frank .
Mentre il saggio di Cynthia Ozick, oltre a riconoscere in Anne il talento di una vera scrittrice in erba, discute, anche con punte polemiche, l’uso strumentale che della sua figura, della sua opera e del suo “messaggio” è stato fatto soprattutto negli Stati Uniti.