Come l'uomo dovrebbe "abitare" la terra? Nella ricerca estetica e anche etica della base e della vetta. Attraverso queste metafore, il poeta René Char dimostra di credere nel linguaggio come alleanza armonica tra immaginazione e natura. Questo libro è un percorso visuale e letterario, in cui il lettore è coinvolto attivamente. Racconto autobiografico, parola civile, celebrazione della pittura e della poesia, sono strumenti della poetica di un autore sia abissale che militante. Char mostra infatti tutto il potere etico della bellezza. In questo compito gli sono vicini i migliori artisti del suo tempo. Da Braque a Mirò, da Balthus, a Gaugin che questo libro descrive affettuosamente come suoi "alleati". Il libro ha un andamento a tratti, poetici singhiozzi. Nello spazio fra un frammento e l'altro, si cela una possibilità di respirazione, fino alla violenza, per risvegliare, in chi legge, una fame di ricerca e di impegno, non solo estetico ma, in primo luogo, umano. Con prosa e poesia insieme, alleate, Char dà la forza di interrogare l'inconoscibile, in una domanda cui l'assenza di risposta nulla toglie alla bellezza della ricerca.
Come l'uomo dovrebbe "abitare" la terra? Nella ricerca estetica e anche etica della base e della vetta. Attraverso queste metafore, il poeta René Char dimostra di credere nel linguaggio come alleanza armonica tra immaginazione e natura. Questo libro è un percorso visuale e letterario, in cui il lettore è coinvolto attivamente. Racconto autobiografico, parola civile, celebrazione della pittura e della poesia, sono strumenti della poetica di un autore sia abissale che militante. Char mostra infatti tutto il potere etico della bellezza. In questo compito gli sono vicini i migliori artisti del suo tempo. Da Braque a Mirò, da Balthus, a Gaugin che questo libro descrive affettuosamente come suoi "alleati". Il libro ha un andamento a tratti, poetici singhiozzi. Nello spazio fra un frammento e l'altro, si cela una possibilità di respirazione, fino alla violenza, per risvegliare, in chi legge, una fame di ricerca e di impegno, non solo estetico ma, in primo luogo, umano. Con prosa e poesia insieme, alleate, Char dà la forza di interrogare l'inconoscibile, in una domanda cui l'assenza di risposta nulla toglie alla bellezza della ricerca.