In occasione del trentennale della caduta del Muro, The Passenger rinnova la sua formula esplorando per la prima volta una città, Berlino.
Dopo essere stata per almeno due decenni la capitale indiscussa della controcultura europea, il luogo di nascita di mille mode in anticipo sui tempi e avere attirato giovani e investimenti, Berlino si riscopre mainstream. Cosa significa allora convivere con i problemi di una capitale matura, una città più affollata, cara e gentrificata di prima? Ce lo racconterà con ironia lo scrittore flâneur David Wagner che ci porta con sé all’inaugurazione del nuovo museo del consumismo, il 69esimo centro commerciale della città. L’anima ribelle ribolle ancora nelle iniziative dei cittadini contro il caro affitti e il turismo mordi e fuggi degli ostelli, nella cacciata di alcune multinazionali, nell’ambientalismo militante, nella ricerca ossessiva di nuovi spazi di sperimentazione artistica, anche se relegati sempre più in periferia. Finita la grande stagione di scoperta e riqualifica delle rovine di Berlino Est, il valore aggiunto della nuova Berlino è la sua ricchezza multiculturale. In questo mare multietnico e colorato, tuttavia, vive anche una società parallela iperconservatrice, fedele a Erdogan e invisa al governo tedesco: è la più grande comunità turca al mondo e la scopriremo negli aneddoti di alcuni dei migliori scrittori turco-tedeschi di ultima generazione. Ci caleremo poi negli inferi della leggendaria vita notturna di Berlino, capitale del vizio fin dagli anni Venti e culla della techno, insieme a una delle sue dj più famose: Ellen Alien. La pubblicazione di The Passenger – Berlino diventa anche l’occasione per fare un bilancio del trentesimo anniversario della caduta del Muro, in un momento storico in cui tra molti intellettuali dell’Est, da Ingo Schulze a Thomas Brussig, prende sempre più strada una rivisitazione critica degli anni Novanta e si aprono sempre più crepe sui lati oscuri della riunificazione.
In occasione del trentennale della caduta del Muro, The Passenger rinnova la sua formula esplorando per la prima volta una città, Berlino.
Dopo essere stata per almeno due decenni la capitale indiscussa della controcultura europea, il luogo di nascita di mille mode in anticipo sui tempi e avere attirato giovani e investimenti, Berlino si riscopre mainstream. Cosa significa allora convivere con i problemi di una capitale matura, una città più affollata, cara e gentrificata di prima? Ce lo racconterà con ironia lo scrittore flâneur David Wagner che ci porta con sé all’inaugurazione del nuovo museo del consumismo, il 69esimo centro commerciale della città. L’anima ribelle ribolle ancora nelle iniziative dei cittadini contro il caro affitti e il turismo mordi e fuggi degli ostelli, nella cacciata di alcune multinazionali, nell’ambientalismo militante, nella ricerca ossessiva di nuovi spazi di sperimentazione artistica, anche se relegati sempre più in periferia. Finita la grande stagione di scoperta e riqualifica delle rovine di Berlino Est, il valore aggiunto della nuova Berlino è la sua ricchezza multiculturale. In questo mare multietnico e colorato, tuttavia, vive anche una società parallela iperconservatrice, fedele a Erdogan e invisa al governo tedesco: è la più grande comunità turca al mondo e la scopriremo negli aneddoti di alcuni dei migliori scrittori turco-tedeschi di ultima generazione. Ci caleremo poi negli inferi della leggendaria vita notturna di Berlino, capitale del vizio fin dagli anni Venti e culla della techno, insieme a una delle sue dj più famose: Ellen Alien. La pubblicazione di The Passenger – Berlino diventa anche l’occasione per fare un bilancio del trentesimo anniversario della caduta del Muro, in un momento storico in cui tra molti intellettuali dell’Est, da Ingo Schulze a Thomas Brussig, prende sempre più strada una rivisitazione critica degli anni Novanta e si aprono sempre più crepe sui lati oscuri della riunificazione.