Dopo oltre vent’anni di lotta contro il regime birmano, Aung San Suu Kyi oggi è libera. Anche se la giunta militare l’ha tenuta per anni agli arresti domiciliari, separandola dalla famiglia, Aung San Suu Kyi non ha mai smesso di impegnarsi per «una società libera, sicura e giusta». Oggi è membro del parlamento e, libera di viaggiare, ha tenuto il suo storico discorso per il Nobel, vinto nel 1991, il 16 giugno 2012, contenuto in questo libro insieme a un reportage di Ettore Mo pubblicato da «Sette» del «Corriere della Sera», dal titolo In Birmania, una perla col buco.
Dopo oltre vent’anni di lotta contro il regime birmano, Aung San Suu Kyi oggi è libera. Anche se la giunta militare l’ha tenuta per anni agli arresti domiciliari, separandola dalla famiglia, Aung San Suu Kyi non ha mai smesso di impegnarsi per «una società libera, sicura e giusta». Oggi è membro del parlamento e, libera di viaggiare, ha tenuto il suo storico discorso per il Nobel, vinto nel 1991, il 16 giugno 2012, contenuto in questo libro insieme a un reportage di Ettore Mo pubblicato da «Sette» del «Corriere della Sera», dal titolo In Birmania, una perla col buco.