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Fatto/Valore. Fine di una dicotomia

Fatto/Valore. Fine di una dicotomia

Mario De Caro
4/5 ( ratings)
Il contributo essenziale di uno dei mostri sacri della cultura filosofica mondiale, su una delle questioni più dibattute nel pensiero occidentale. Nella cultura occidentale, l'idea che fatti e valori vadano posti a livelli di realtà del tutto diversi e paralleli fra loro è ancora molto potente. Hilary Putnam è dotato di una impareggiabile capacità di discutere con semplicità questioni difficili. Nella prima parte del volume, Putnam ripercorre le origini della dicotomia nel pensiero di David Hume, di Kant e dei positivisti logici del Circolo di Vienna e mostra come, in realtà, le nozioni centrali del nostro pensiero morale facciano contemporaneamente riferimento a fatti impregnati di valori e a valori che possono essere specificati solo menzionando fatti. I fatti e i valori, pur distinguibili, sono "intrecciati", conclude Putnam. Nella seconda parte del libro, Putnam, dopo aver colmato l'abisso fra fatti e valori, trae le conseguenze di questa mossa. I valori non sono frutto esclusivo dell'arbitrio, ma possono essere discussi e si può argomentare oggettivamente in loro favore. È scorretto separare nettamente le norme dai valori - come fa Jürgen Habermas. Non esistono scelte solo strumentali - come pretendono i teorici dell'economia classica: tutto il pensiero del grande economista indiano Amartya K. Sen, che Putnam ripercorre con chiarezza, mostra il ruolo innegabile dell'etica nella teoria economica. Tutto questo - ed è il principale merito del libro - con uno stile chiaro e colloquiale, che rende il volume accessibile a ogni lettore.
Language
Italian
Pages
218
Format
Paperback
Publisher
Fazi editore
Release
March 01, 2004
ISBN
8881124750
ISBN 13
9788881124756

Fatto/Valore. Fine di una dicotomia

Mario De Caro
4/5 ( ratings)
Il contributo essenziale di uno dei mostri sacri della cultura filosofica mondiale, su una delle questioni più dibattute nel pensiero occidentale. Nella cultura occidentale, l'idea che fatti e valori vadano posti a livelli di realtà del tutto diversi e paralleli fra loro è ancora molto potente. Hilary Putnam è dotato di una impareggiabile capacità di discutere con semplicità questioni difficili. Nella prima parte del volume, Putnam ripercorre le origini della dicotomia nel pensiero di David Hume, di Kant e dei positivisti logici del Circolo di Vienna e mostra come, in realtà, le nozioni centrali del nostro pensiero morale facciano contemporaneamente riferimento a fatti impregnati di valori e a valori che possono essere specificati solo menzionando fatti. I fatti e i valori, pur distinguibili, sono "intrecciati", conclude Putnam. Nella seconda parte del libro, Putnam, dopo aver colmato l'abisso fra fatti e valori, trae le conseguenze di questa mossa. I valori non sono frutto esclusivo dell'arbitrio, ma possono essere discussi e si può argomentare oggettivamente in loro favore. È scorretto separare nettamente le norme dai valori - come fa Jürgen Habermas. Non esistono scelte solo strumentali - come pretendono i teorici dell'economia classica: tutto il pensiero del grande economista indiano Amartya K. Sen, che Putnam ripercorre con chiarezza, mostra il ruolo innegabile dell'etica nella teoria economica. Tutto questo - ed è il principale merito del libro - con uno stile chiaro e colloquiale, che rende il volume accessibile a ogni lettore.
Language
Italian
Pages
218
Format
Paperback
Publisher
Fazi editore
Release
March 01, 2004
ISBN
8881124750
ISBN 13
9788881124756

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