Max Beckmann è, insieme a Pablo Picasso ed Henri Matisse, uno dei massimi Maestri dell’arte moderna. Con loro figura nelle sale dei più importanti musei del mondo. Nonostante la sua maestria pittorica, plastica e grafica, le sue opere - inquietanti, enigmatiche e sensuali - continuano a essere una sfida per l’osservatore. Tuttavia, incredibilmente, la sua opera non è conosciuta in ambito culturale italiano: l’unica mostra degna di nota si tenne nel 1996 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
30 dipinti, 17 acquarelli, 80 grafiche e 2 sculture presentati dal 28 ottobre al 27 gennaio 2019 nella grande mostra antologica realizzata dal Museo d’arte Mendrisio - grazie al sostegno della famiglia Beckmann e al contributo di Siegfried Gohr, tra i massimi studiosi dell’artista - daranno modo non solo di riscoprire, finalmente, i principali capitoli dell’opera di questo maestro unico, ma di rivisitare il suo percorso artistico attraverso tutte le tecniche da lui utilizzate. Sarà, tra l’altro, una occasione rara per poter ammirare buona parte della sua eccezionale produzione grafica, elaborata principalmente tra il 1917 e il 1925 e dopo la Seconda Guerra Mondiale, decisiva sulla base di una nuova idea dello spazio nell’elaborazione del linguaggio maturo dell’artista, tra sogno e realtà.
L’allestimento, concepito con un andamento cronologico e con sale dedicate a tematiche specifiche, consentirà di cogliere chiaramente l’evoluzione del suo linguaggio da uno stile ancora tardo impressionista alla cesura dalla Grande Guerra e alla successiva riduzione all’essenziale di linee, forme, colori.
Language
Italian
Pages
192
Format
Paperback
Release
January 01, 2018
ISBN 13
9788885186668
Max Beckmann: Dipinti, sculture, aquerelli, disegni e grafiche
Max Beckmann è, insieme a Pablo Picasso ed Henri Matisse, uno dei massimi Maestri dell’arte moderna. Con loro figura nelle sale dei più importanti musei del mondo. Nonostante la sua maestria pittorica, plastica e grafica, le sue opere - inquietanti, enigmatiche e sensuali - continuano a essere una sfida per l’osservatore. Tuttavia, incredibilmente, la sua opera non è conosciuta in ambito culturale italiano: l’unica mostra degna di nota si tenne nel 1996 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
30 dipinti, 17 acquarelli, 80 grafiche e 2 sculture presentati dal 28 ottobre al 27 gennaio 2019 nella grande mostra antologica realizzata dal Museo d’arte Mendrisio - grazie al sostegno della famiglia Beckmann e al contributo di Siegfried Gohr, tra i massimi studiosi dell’artista - daranno modo non solo di riscoprire, finalmente, i principali capitoli dell’opera di questo maestro unico, ma di rivisitare il suo percorso artistico attraverso tutte le tecniche da lui utilizzate. Sarà, tra l’altro, una occasione rara per poter ammirare buona parte della sua eccezionale produzione grafica, elaborata principalmente tra il 1917 e il 1925 e dopo la Seconda Guerra Mondiale, decisiva sulla base di una nuova idea dello spazio nell’elaborazione del linguaggio maturo dell’artista, tra sogno e realtà.
L’allestimento, concepito con un andamento cronologico e con sale dedicate a tematiche specifiche, consentirà di cogliere chiaramente l’evoluzione del suo linguaggio da uno stile ancora tardo impressionista alla cesura dalla Grande Guerra e alla successiva riduzione all’essenziale di linee, forme, colori.