Premiato da Carmen Covito, Laura Grimaldi, Rosaria Guacci, Marisa Rusconi e dagli altri diciannove giurati del Premio del Giovedì – 1996, questo romanzo è stato pubblicato per la prima volta nel 1995 con una quarta di copertina firmata da Grazia Cherchi, dove si diceva:
«Nel Fuggiasco Carlotto, proprio lo stesso Carlotto che ha dato il nome a uno dei casi giudiziari più allucinanti del dopoguerra, ci narra le sue peripezie nel periodo della latitanza, prima in Francia e poi in un Messico horror e canagliesco. Come ci si
comporta da latitanti? Come ci si muove, si cerca lavoro, si evitano i poliziotti, si dà appuntamento ai parenti?
Il racconto è vivace, appassionato, ricco di incontri amicali e amorosi, ironico e, cosa rara, autoironico».
Premiato da Carmen Covito, Laura Grimaldi, Rosaria Guacci, Marisa Rusconi e dagli altri diciannove giurati del Premio del Giovedì – 1996, questo romanzo è stato pubblicato per la prima volta nel 1995 con una quarta di copertina firmata da Grazia Cherchi, dove si diceva:
«Nel Fuggiasco Carlotto, proprio lo stesso Carlotto che ha dato il nome a uno dei casi giudiziari più allucinanti del dopoguerra, ci narra le sue peripezie nel periodo della latitanza, prima in Francia e poi in un Messico horror e canagliesco. Come ci si
comporta da latitanti? Come ci si muove, si cerca lavoro, si evitano i poliziotti, si dà appuntamento ai parenti?
Il racconto è vivace, appassionato, ricco di incontri amicali e amorosi, ironico e, cosa rara, autoironico».