Fate leggere questo libro alle nuove generazioni affinché siano migliori della nostra
Un libro scioccante e avvincente sul lato oscuro del Belpaese
La storia italiana non coincide necessariamente con quella del malaffare, ma forse può essere raccontata – più che in altri Paesi – attraverso intrighi politici, mediatici e istituzionali che di solito vengono sintetizzati da una sola parola: scandalo, appunto.
Spesso, però, il turbamento della coscienza collettiva cede il posto all’assuefazione, favorita anche dal controllo dei mezzi di informazione.
Un potere costituito che scende a patti con l’illegalità ha caratterizzato fin dall’inizio il Regno d’Italia, ma certo non ne sono stati immuni né la Repubblica, né alcuni ambienti ecclesiastici, tanto che la fabbrica degli scandali continua anche oggi a lavorare a pieno regime. Alla sonnolenza del periodo di incubazione degli scandali, sono spesso seguiti bruschi risvegli, vampate di rabbia, scossoni istituzionali, ma non si è ancora riusciti a debellare quello che erroneamente viene definito un tratto distintivo dell’italianità, ed è invece una pratica consolidata di circoli tutto sommato ristretti ma molto influenti. E intanto gli ingranaggi del malcostume e della corruzione seguitano a girare incessantemente…
Una sconcertante controstoria dell'Italia, dall'unità a oggi, attraverso gli affari più torbidi della classe politica e imprenditoriale
Tra i temi trattati nel libro:
• La macchina degli scandali
• Il profumo dei soldi
• Sotto il segno della politica
• Servizi, quando la deviazione è la regola
• Petrolio non olet
• Immobili, opere pubbliche e altri disastri
• Gli anni del fango
Antonella Beccaria
Giornalista e scrittrice, collabora con testate nazionali e varie trasmissioni televisive, e fa parte di IRPI . Nel 2013 per Newton Compton è uscito il suo libro I segreti della massoneria in Italia.
Gigi Marcucci
È stato giornalista dell’«Unità», lavorando come cronista giudiziario e caporedattore della redazione dell’Emilia Romagna. Si è occupato, tra l’altro, delle indagini sulla strage dell’Italicus e su quella alla stazione del 2 agosto 1980.
Fate leggere questo libro alle nuove generazioni affinché siano migliori della nostra
Un libro scioccante e avvincente sul lato oscuro del Belpaese
La storia italiana non coincide necessariamente con quella del malaffare, ma forse può essere raccontata – più che in altri Paesi – attraverso intrighi politici, mediatici e istituzionali che di solito vengono sintetizzati da una sola parola: scandalo, appunto.
Spesso, però, il turbamento della coscienza collettiva cede il posto all’assuefazione, favorita anche dal controllo dei mezzi di informazione.
Un potere costituito che scende a patti con l’illegalità ha caratterizzato fin dall’inizio il Regno d’Italia, ma certo non ne sono stati immuni né la Repubblica, né alcuni ambienti ecclesiastici, tanto che la fabbrica degli scandali continua anche oggi a lavorare a pieno regime. Alla sonnolenza del periodo di incubazione degli scandali, sono spesso seguiti bruschi risvegli, vampate di rabbia, scossoni istituzionali, ma non si è ancora riusciti a debellare quello che erroneamente viene definito un tratto distintivo dell’italianità, ed è invece una pratica consolidata di circoli tutto sommato ristretti ma molto influenti. E intanto gli ingranaggi del malcostume e della corruzione seguitano a girare incessantemente…
Una sconcertante controstoria dell'Italia, dall'unità a oggi, attraverso gli affari più torbidi della classe politica e imprenditoriale
Tra i temi trattati nel libro:
• La macchina degli scandali
• Il profumo dei soldi
• Sotto il segno della politica
• Servizi, quando la deviazione è la regola
• Petrolio non olet
• Immobili, opere pubbliche e altri disastri
• Gli anni del fango
Antonella Beccaria
Giornalista e scrittrice, collabora con testate nazionali e varie trasmissioni televisive, e fa parte di IRPI . Nel 2013 per Newton Compton è uscito il suo libro I segreti della massoneria in Italia.
Gigi Marcucci
È stato giornalista dell’«Unità», lavorando come cronista giudiziario e caporedattore della redazione dell’Emilia Romagna. Si è occupato, tra l’altro, delle indagini sulla strage dell’Italicus e su quella alla stazione del 2 agosto 1980.