Guerra ai documenti fa parte delle opere a pretesto storico - o meglio cronachistico - dove un piccolo spunto colto dalla registrazione di avvenimenti locali è divenuto per Ramuz il primo dei fili di un grande arazzo. Si narra qui di una strana insurrezione. In un villaggio alpino agli inizi dell'800o, in un'epoca di inquietudine rispetto alle istituzioni, in un'annata cattiva, e quindi di scontento, nonostante la Rivoluzione avesse soppresso le decime dovute ai possidenti, la popolazione prende a temere che la presenza di documenti scritti relativi al tributo nei castelli dei proprietari possa indurli a cercare di farli riconoscere validi da un nuovo governo. La gente così decide di distruggere i documenti. E' questo l'ultimo romanzo di Ramuz: composto nel 1942, sarà seguito solo da novelle e diari, fino alla morte dello scrittore, nel 1947.
Guerra ai documenti fa parte delle opere a pretesto storico - o meglio cronachistico - dove un piccolo spunto colto dalla registrazione di avvenimenti locali è divenuto per Ramuz il primo dei fili di un grande arazzo. Si narra qui di una strana insurrezione. In un villaggio alpino agli inizi dell'800o, in un'epoca di inquietudine rispetto alle istituzioni, in un'annata cattiva, e quindi di scontento, nonostante la Rivoluzione avesse soppresso le decime dovute ai possidenti, la popolazione prende a temere che la presenza di documenti scritti relativi al tributo nei castelli dei proprietari possa indurli a cercare di farli riconoscere validi da un nuovo governo. La gente così decide di distruggere i documenti. E' questo l'ultimo romanzo di Ramuz: composto nel 1942, sarà seguito solo da novelle e diari, fino alla morte dello scrittore, nel 1947.