Scritto nel 1883, “Fantasia” è uno dei romanzi più noti di Matilde Serao . Ambientato tra Napoli e Caserta, racconta la vita di Lucia e Caterina, amiche sin dall’infanzia, arrivate all’età adulta prendendo decisioni tali da segnare per sempre il destino di ognuna. Sentimenti e percorsi contrastanti andranno a plasmare ognuna di queste due donne, così diverse nell’estrazione sociale, nel carattere e nel fisico . Entrambe vengono avvolte nella spirale di un mondo fatto di tradimenti, conformismo e trasgressione, promesse rubate e sentimenti traditi. È un mondo dove la ‘fantasia’ diventa il filo conduttore del romanzo, e che man mano che le due donne diventano adulte, assume un peso diverso in loro, tale da trasformare l’innocente fantasticheria infantile e adolescenziale in un desiderio esagerato di compiacimento che non guarda in faccia a nessuno, neanche ai legami più cari, come l’amore e, per l’appunto, l’amicizia. In questo mondo, così scenograficamente ben rappresentato da Matilde Serao, il quotidiano si colora di insoddisfazione spirituale, di sensi di colpa, di tragedia.
Scritto nel 1883, “Fantasia” è uno dei romanzi più noti di Matilde Serao . Ambientato tra Napoli e Caserta, racconta la vita di Lucia e Caterina, amiche sin dall’infanzia, arrivate all’età adulta prendendo decisioni tali da segnare per sempre il destino di ognuna. Sentimenti e percorsi contrastanti andranno a plasmare ognuna di queste due donne, così diverse nell’estrazione sociale, nel carattere e nel fisico . Entrambe vengono avvolte nella spirale di un mondo fatto di tradimenti, conformismo e trasgressione, promesse rubate e sentimenti traditi. È un mondo dove la ‘fantasia’ diventa il filo conduttore del romanzo, e che man mano che le due donne diventano adulte, assume un peso diverso in loro, tale da trasformare l’innocente fantasticheria infantile e adolescenziale in un desiderio esagerato di compiacimento che non guarda in faccia a nessuno, neanche ai legami più cari, come l’amore e, per l’appunto, l’amicizia. In questo mondo, così scenograficamente ben rappresentato da Matilde Serao, il quotidiano si colora di insoddisfazione spirituale, di sensi di colpa, di tragedia.