In principio, bastò una semplice canna di legno a favorire facili interpretazioni e illazioni su Pieter Bruegel. Successe perché il giovane pittore fiammingo si innamorò d’una servotta, assai più vogliosa di divertirsi che non d’accasarsi. Bruegel invano le prometteva il matrimonio, la ragazza, bugiardissima, seguitava a ingannarlo. Il pittore cercò di persuaderla con un patto: prese una canna e decise che per ogni bugia avrebbe inciso una tacca nel legno. Se entro un breve tempo la canna fosse stata crivellata come uno zufolo, addio bella… Innamorato ma non sciocco, Bruegel, per meglio provare la ragazza, scelse una canna assai lunga, che tuttavia ben presto si rivelò intaccata fino al fondo. È un aneddoto boccaccesco, e per via di aneddoti simili fu giudicato Bruegel lungo circa tre secoli. Lo si vide contadino e poi borghese, cattolico di stretta osservanza e poi “libertino”, umanista e poi filosofo e poi satirico; è stato ritenuto un seguace di Hieronymus Bosch e poi l’ultimo dei primitivi, il grande pittore della tradizione fiamminga e poi un semplice realista, un paesaggista, un pittore di genere, un inventore di realtà favolose…
In principio, bastò una semplice canna di legno a favorire facili interpretazioni e illazioni su Pieter Bruegel. Successe perché il giovane pittore fiammingo si innamorò d’una servotta, assai più vogliosa di divertirsi che non d’accasarsi. Bruegel invano le prometteva il matrimonio, la ragazza, bugiardissima, seguitava a ingannarlo. Il pittore cercò di persuaderla con un patto: prese una canna e decise che per ogni bugia avrebbe inciso una tacca nel legno. Se entro un breve tempo la canna fosse stata crivellata come uno zufolo, addio bella… Innamorato ma non sciocco, Bruegel, per meglio provare la ragazza, scelse una canna assai lunga, che tuttavia ben presto si rivelò intaccata fino al fondo. È un aneddoto boccaccesco, e per via di aneddoti simili fu giudicato Bruegel lungo circa tre secoli. Lo si vide contadino e poi borghese, cattolico di stretta osservanza e poi “libertino”, umanista e poi filosofo e poi satirico; è stato ritenuto un seguace di Hieronymus Bosch e poi l’ultimo dei primitivi, il grande pittore della tradizione fiamminga e poi un semplice realista, un paesaggista, un pittore di genere, un inventore di realtà favolose…